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da Arbus a New York e oltre ...

lunedì 18 luglio 2011

MEREU SARTORIA CAGLIARI 1950

OUR BRAND

We offer the very best quality tailoring for men and we take great pride in our personal relationships with both our customers and our purveyors. 


We’re really passionate
about high men's fashion, and we love to share our creations and opportunities. 
Our brand voice? 
wearing comfort, care, elegance.



Enter in our blog ...
You will be welcomed with friendliness and courtesy ...
and you will participate in our creative and refined atmosphere of our company.


We will show you how our product is the result of a careful and wise work and that it is appropriate to the needs of the times. 


Come in, You're welcome!

Me.Co. - il Merito e la Cortesia al servizio del cliente




Oddone Mereu un fiero Cavaliere sardo

Quirinale: Napolitano nomina i nuovi Cavalieri

Mai come oggi si impone un atto di fiducia nei confronti del futuro del Paese.

E certamente la serietà, la generosità e la professionalità di questi uomini è di grande esempio per tutta la Nazione.

Questi riconoscimenti motivano una maggiore compostezza e coesione dell''intera Italia che si trova attualmente a reagire alle difficili prove di rinnovamento e di crescita.

Questi uomini dimostrano con l'onorificenza conseguita che la maturità e il rispetto dei valori civili sono la chiave per superare le difficoltà e creare valore per sè e per l'intera comunità.


ODDONE MEREU
Cavaliere dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana"
2 giugno 2012




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http://oddonemereu.blogspot.it/p/lunione-sarda-oddone-mereu-nominato.html

Oddone Mereu Passione e Creatività

Breve storia di un sarto
e della sua azienda

La storia della sartoria si intreccia con quella del suo principale animatore, il Sig. Oddone Mereu, nato ad Arbus (Ca) nel 1937.



All’età di dieci anni inizia a lavorare nel sartoria del suo paese natale per apprendere i primi rudimenti dell’arte, ma, consapevole della limitatezza del luogo di origine, dopo pochi anni si trasferisce a Cagliari, capoluogo della Regione, per apprendere le metodologie e le tecniche più avanzate dell'arte sartoriale.
Lavora presso la sartoria più prestigiosa della città e fa sua un’esperienza di produzione che gli consente di li a poco di avviare una piccola attività imprenditoriale, il Sig. Oddone apre infatti la Sartoria Mereu, molto innovativa per quell’epoca, contava già 10 dipendenti.
Diventa il primo sarto del Medio Campidano, successivamente l’attività viene trasferita a Cagliari dove implementa ulteriormente la sua tecnica, mediante la frequenza della principale scuola italiana di taglio, modellistica, sviluppo e produzione.
Siamo negli anni ’60 e inizia una nuova fase di crescita e apprendimento, Oddone frequenta la Scuola del Maestro Ligas a Torino e pur proseguendo la sua attività produttiva, frequenta continui corsi di aggiornamento.
Ottiene il titolo di Maestro e contemporaneamente insegna in numerosi corsi professionali a Cagliari.
Ancora oggi in molte sartorie della città è possibile vedere esposto l’attestato professionale a sua firma.
A quell'epoca la crescita non si limita alla sola tecnica, ma Oddone riesce ad interpretare il cambiamento che caratterizza la moda di quegli anni.
Consapevole di questo cambiamento, organizza la sartoria per piccole produzioni in serie con taglie regolari rivolte prevalentemente alla catena di negozi della città, mentre nel panorama nazionale si affermano le prime produzioni industriali di classico maschile.
Nel 1972 il grande salto verso la produzione di serie, fonda infatti con un imprenditore del settore la GRIM srl.
I tempi sono difficili, ma Oddone non si arrende e  matura un ulteriore ed importante esperienza che gli consente, nel 1982, di partecipare per la prima volta al PITTI IMMAGINE UOMO, che ne decreta il successo.


Arrivano i primi ordini dagli Stati Uniti e dal Giappone ed inizia una espansione inarrestabile su tutto il territorio Italiano (solo a Roma serviva 20 punti vendita) con due linee principali: SANSEVERO di taglio classico e CORSOCHIARO di taglio più alla moda e con una produzione giornaliera di 80 capi spalla.
Ma l’evoluzione del mercato porta anche le produzioni ad evolversi e così Oddone decide, primo forse nel settore, di integrare la serie con un servizio di “SU MISURA”.
Il nuovo servizio completa il ciclo produttivo: il capo può essere infatti ordinato per il consumatore finale e realizzato apportando tutte le modifiche di conformazione e finiture che il cliente richiede in un tempo relativamente breve di tre settimane, contro i mesi impiegati dal sarto artigiano.
Verso la fine degli anni ’80 la nuova svolta, tramite un contatto a New York, Oddone ottiene di poter realizzare i costumi per il Film “Wall Street”, in cui Michael Douglas e Charlie Sheen indossano in tutte le scene gli abiti realizzati nella lontana Sardegna da un piccolo sarto artigiano.
Il tappeto rosso degli Oscar vede sfilare i due protagonisti e il regista Oliver Stone elegantemente vestiti con smoking  di Oddone e gli abiti vengono ripresi mentre i protagonisti ritirano il premio.
E’ un ulteriore successo a livello internazionale ma è anche l’inizio di una insanabile crisi tra Mereu e il suo socio.
E’ allora che Oddone decide di voltare pagina e intraprendere una nuova attività imprenditoriale con la sua famiglia, di ritornare alle origini della sua esperienza professionale, rinnovando il know-how della tradizione sartoriale artigiana che applica ad una piccola catena industriale  in grado di produrre in  tempi nettamente  inferiori  rispetto a  quelli  impiegati dall’artigiano, capi che racchiudono  l’eccellenza dell’arte sartoriale, per stile, vestibilità e finiture, nasce così la ME.CO. srl., con l’intento di mantenere tutti i clienti storici (negozianti) che invita a seguirlo in questa nuova avventura professionale.


La società viene costituita nel 1993; si caratterizza per aver adottato un modello organizzativo di tipo  industriale ma allo stesso tempo particolarmente flessibile tale da consentire una produzione di capi secondo tecniche e procedure tipiche delle migliori sartorie artigianali con una spiccata specializzazione  nei capi di taglio maschile.
La partenza, tra tante difficoltà, vede la crescita di questa piccola struttura in maniera costante, si passa dai 10 addetti iniziali , ai 35 del 1999, per poi attestarsi tra i venti e i venticinque dipendenti.
Particolare attenzione viene rivolta al servizio  “SU MISURA”, che viene messo a punto in collaborazione con alcuni sarti artigiani di gran  fama fra i quali FRANCO SAGRIPANTI e LUIGI GALLO a Roma, che riconoscono alle produzioni della Sartoria Mereu un'assoluta coerenza con le loro creazioni artigianali e ancora oggi si avvalgono del servizio per far fronte alle loro eccedenza di ordini “SU MISURA”.
Non solo, il costante dialogo instaurato, il confronto tecnico e la notevole stima reciproca  fanno si che il “SU MISURA” crescesse e migliorasse per qualità di produzione, varietà di modifiche applicabili e  varietà di conformazioni.
Oggi si produce un abito “SU MISURA”  in tre settimane dalla data dell’ordine, un tempo che confrontandolo con gli standard qualitativi applicati risulta assolutamente concorrenziale e senza eguali in Italia e nel Mondo.
Queste elevate caratteristiche qualitative della Sartoria hanno consentito nel 2005 di perfezionare un contratto con la SCABAL,  famoso produttore di tessuti con sede a Bruxelles, per la produzione di una linea sartoriale con i loro marchi distribuita in tutto il mondo.
Ma già  in precedenza fino al 2001 anche la linea classica MILA SCHOEN UOMO, destinata al mercato Milanese e Giapponese era prodotta presso gli stabilimenti della ME.CO.
Importante è stata anche la collaborazione col negozio CALEFFI di ROMA  per il cui tramite, nel 2005, è stato possibile realizzare gli abiti che PAOLO BONOLIS ha indossato alla sua prima conduzione del festival di SanRemo.
Abiti, tramite i quali Oddone ha potuto esprimere tutta la creatività e fantasia di cui è dotato unendo all’utilizzo di tessuti preziosissimi  un taglio performante che permette di creare un’immagine di raffinata eleganza per la persona che li indossa.
Inoltre una partecipazione costante al  PITTI  IMMAGINE  UOMO, ha permesso di consolidare collaborazioni importanti con prestigiosi clienti londinesi e australiani .


Oggi la ME.CO. occupa uno stabile di 660 metri quadri presso la Z.I. di Macchiareddu alle porte di Cagliari, ha 22 sarti impiegati per una produzione giornaliera di 18 capi quando la produzione è mista serie e su misura, 12 capi in quei periodi dell’anno in cui si produce solo su misura, utilizzando tessuti realizzati dai più prestigiosi marchi italiani.
Di seguito, si riportano le schede dei modelli prodotti e una galleria fotografica della struttura.
Grazie per l’attenzione.
ME.CO. Srl
Oddone Mereu

I TESSUTI




Nella realizzazione di capi raffinati è determinante la scelta dei tessuti.

Avendo appreso l’importanza e la tecnica di utilizzo dei diversi materiali, l’Azienda di Oddone Mereu, seleziona e sceglie sapientemente per la sua Clientela, solo tessuti di pregio. Inoltre la garanzia della qualità di queste  stoffe è data dalla serietà e dalla fama degli stessi produttori.

Ermenegildo Zegna, Vitale Barberis Canonico, Loro Piana, Piacenza Cachemire, Lanificio Cerruti, sono alcuni marchi dei tessuti utilizzati.



Il sarto dei Vip eroe di Arbus


Mercoledì 12 agosto 2009

Oddone Mereu, serata d’onore nel paese natale.


Davanti all’anfiteatro strapieno Oddone Mereu ha raccontato la sua storia, iniziata in una sartoria di paese: ora veste importanti personaggi del mondo dello spettacolo e della finanza internazionale. L’ogoglio degli anziani, la curiosità dei giovani.
L’anfiteatro comunale è strapieno. A richiamare tanta gente non è solo la degustazione di carne di vitella arrosto e lo spettacolo dei “Non solo Barritas”, quest’anno per la “Festa dell’emigrato”, l’associazione culturale e folkloristica Sant’Antonio ha inviotato l’emigrato per eccellenza: Oddone Mereu. Settant’anni, noto per essere il sarto dei ricchi, ha raccontato la sua storia. Una lunga storia iniziata ad Arbus nel dopoguerra nel rione “Biscianu de Cresia”, dove ancora vivono alcuni suoi familiari. Ora, con la moglie Gigliola Secchi ed i figli Walter e Federica, continua l’attività nello stabilimento di Macchiareddu, la Me.Co. srl, dove confeziona capi d’abboigliamento per uomini d’affari nazionali ed internazionali ma anche per personaggi del mondo dello spettacolo. “Abbiamo voluto dare il giusto riconoscimento a questo concittadino che ha portato all’estero estro e ingegnosità contribuendo a dare luce e prestigio alla Sardegna e alla comunità di Arbus” ha affermato Luciano Lampis presidente dell’Associazione Sant’Antonio. E sabato notte è stato veramente una “star”, gli anziani hanno fatto la fila per poterlo salutare, i giovani incuriositi non hanno perso una parola della sua storia.
         Come si è avvicinato al mestiere del sarto?
         Mio padre era minatore e la sua principale preoccupazione era che i figli non andassero a lavorare i miniera. L’unica alternativa a quei tempi era imparare un mestiere. Avevo dieci anni e frequentavo la quarta elementare quando ho iniziato a fare il sarto. Il mio primo maestro fu Peppino Caddeo, che era anche un mio parente. Nel 1949 sono andato a Guspini a lavorare da Eraldo Cadeddu**, che aveva una sartoria di alto livello. Avevo dodici anni, mi sono trovato tra bravi sarti.

Guspini - Via Mazzini

         Qual è stato stato il rapporto con questi bravi sarti?
         Mi sono confrontato con loro ed ho cominciato ad avere le idee chiare di quello che volevo fare. Per questo nel 1954, a 16 anni, ho raggiunto a Cagliari il mio grande maestro Eraldo Cadeddu, che lasciato Guspini, aveva aperto una grande sartoria in Piazza Galilei, ed ho avuto l’opportunità di avvicinarmi ai grandi sarti cagliaritani.

Cagliari - Piazza Galilei

         Ma poi ritorna a Guspini.
         Nel 1957 ritorno a Guspini, dove apro la mia prima sartoria in via Mazzini. A vent’anni non sono solo sarto, ma mi trovo anche imprenditore.  Raggiungo subito un gran successo: tra Guspini, Arbus e Montevecchio non mi mancavano certo i clienti, erano anni in cui ancora le miniere davano benessere e nel giro di un anno avevo sette dipendenti, finchè decido di andare a Torino per frequentare la Ligas, una scuola moderna di sartoria. Da quel momento faccio la spola tra il Piemonte e la Sardegna fino al 1961, quando a 24 anni sono chiamato a fare il militare.

Torino - Scuola Ligas

         Dopo la parentesi militare torna a Guspini?
         Finito il militare, nel 1963, apro la mia prima sartoria a Cagliari in via Baccaredda. Continuo però a studiare e riprendo la spola con la scuola Ligas di Torino e ne divento insegnante per la Sardegna. Erano anni in cui i sarti avevano maggior lavoro. Questi sono gli anni più belli per la professione, perché la sartoria va a gonfie vele e posso dedicarmi allo studio delle varie scuole italiane, tra cui quella napoletana, la prima nel mondo. Infatti il sarto napoletano come cultura rimane il più raffinato. Io sono stato sempre affascinato da questo modo di fare l’abito ed in particolare la giacca. Tramite i tessutai partecipavo a varie sfilate e così si andava anche all’estero. Nel 1974 sono entrato in società con un importante negozio di Cagliari, ed insieme siamo arrivati ad ottenere un successo internazionale, veramente grande, con una sessantina di dipendenti.
         Quando nasce la Me. Co. Srl?
         Nel 1994, la costituisco con mia moglie, Gigliola Secchi, e i miei figli Walter, che si interessa della parte commerciale e amministrativa, e Federica. La Me. Co. Srl oggi conta 23 dipendenti e si lavora ancora artigianalmente.


Me. Co. srl - Macchiareddu - Cagliari


Gian Paolo Pusceddu

** 
I fratelli Tito ed Eraldo Cadeddu, confezionavano gli abiti anche ai nobili cagliaritani e agli onorevoli. Eraldo, che fu anche "il Podestà" del paese, veniva chiamato "il Professore". Questo "stilista guspinese" aveva delle grandi capacità creative. Inventò e scrisse un originale "metodo di taglio delle misure dirette", vinse una medaglia d'oro a Napoli, e alla sua scuola emersero i talenti sartoriali giunti sino ai nostri giorni. 


   



Stralci e ricordi


Cagliari

Via Roma negli anni '50 era un salotto
per uomini e donne raffinati.

E' in questo ambiente che opera e si sviluppa 
l'attività sartoriale di

Ottone Mereu

La scelta


L'abito può fare il monaco ....

Un noto proverbio dice “L’ABITO NON FA IL MONACO” per dire che non bisogna soffermarsi all’apparenza per scoprire la persona che si ha di fronte. Giusto.
Ma la la REALTA’ è un’altra.
Il nostro cervello, che lo si voglia o no, impiega circa 10 secondi per valutare una persona nuova e dare su di lei un giudizio. Come si veste, come si presenta, le sue espressioni… In generale la sua comunicazione non verbale…

Approfondendo la questione da un punto di vista professionale, la realtà e’ che siamo comunque molto influenzati da questo linguaggio non verbale .... Non possiamo farne a meno, che sia giusto oppure no.

E quando l'Uomo può più utilmente e proficuamente interessare il suo interlocutore? Quando è vero, quando nel rispetto dell'altro, offre il meglio di sè.

Per questo la scelta di un bel capo d'abbigliamento che interpreti degnamente la sua personalità, che lo faccia sentire a suo agio, che gli permetta di muoversi senza impacci ed impedimenti, che gli consenta di essere semplicemente ciò che è e desidera essere,  è determinante per vivere ed interloquire agevolmente ed in modo assertivo. Ciò è ancora più importante nel mondo dinamico, mutevole e sfidante degli affari... o in quello rappresentativo e coinvolgente della politica ... o ancora in quello in vista dello spettacolo e del jet-set.

Ma quali sono allora i parametri che consentono di affermare che un capo d'abbigliamento sia adeguato, bello e di gran qualità?

Queste le voci da tener sempre presenti per effettuare una scelta ponderata:

Conoscere la propria morfologia ed il proprio stile personale

Utilizzo
  (tipo di occasione, orario della giornata e stagione.)

Contesto
 (ambiente elegante, sportivo, disimpegnato)

Tessuto

Colore

Linea

Rifiniture


CCIAA CAGLIARI, PREMIO FEDELTA' AL LAVORO 2009


Cagliari, 6 giu 2010  - Con la consegna delle medaglie d'oro e dei diplomi di benemerenza, si è tenuta ieri al Palazzo dei Congressi della Fiera la cerimonia di consegna dei premi "per la fedeltà al lavoro e al progresso economico 2009". Oltre al presidente della Camera di commercio, Giancarlo Deidda, erano presenti alla cerimonia l'assessore regionale alla Cultura, Maria Lucia Baire, l'assessore all'Istruzione della Provincia di Cagliari, Valentina Savona, e il vicesindaco del capoluogo, Maurizio Onorato. Dal 1955 la Camera di commercio di Cagliari attribuisce questo prestigioso riconoscimento a persone, titolari d'azienda o dipendenti, che nel corso della loro vita si sono contraddistinte nei settori industriale, commerciale, agricolo e dell'artigianato.

PREMIO SPECIALE

La Camera di commercio di Cagliari ha riservato il premio speciale per l’artigianato a Oddone Mereu  che intervistato successivamente alla cerimonia ha affermato: “Sono assolutamente entusiasta di questo premio dopo oltre cinquant'anni di attività di cui vado orgoglioso".



Rigore ... qualche filo d'oro ... e polvere di diamante

L’uomo sarà vestito con tessuti pregiatissimi fatti di fili d’oro e polvere di diamanti, all’insegna della tradizione che sa di lusso ma non la ostenta : profezia sempre azzeccata della famiglia di Oddone Mereu che oggi veste i milionari nei negozi londinesi che propongono lo stile Mereu o i reali europei. Nuovi re, principi, baronetti, lord, politici, magnati e attori raffinati. I nomi degli oltre tremila clienti sono custoditi in archivi segreti , pregiati come le misure di ciascuno. Massima riservatezza, salvo dichiararsi solo con i loro pezzi di moda. Arte che lascia un segno in sardegna, nel mondo ed ancora una volta a Pitti Uomo. Firenze ormai li accoglie sin dall’esordio della Kermesse a rappresentare l’isola e gli uomini che contano fin da ciò che indossano per essere sicuri di sé in ogni occasione. Con loro nulla è lasciato al caso. Ogni dettaglio è studiato e realizzato con precisione assoluta. Con in primis la scelta dei tessuti.

foto Manunta

Ed è Walter, il figlio quarantenne di Oddone, a raccontare come sarà l’uomo che si vivrà a Pitti Uomo 2008.
         Quale messaggio non mancherà nella vostra valigia alla volta del tempio del fashion style maschile?
         “Le ore. Ossia le 28 ore che impieghiamo per creare ciascuno dei nostri abiti, contro i novanta minuti di un abito industriale.
         Quali invece i colori per le collezioni che vestiranno i vostri uomini nel mondo?
         “Il classico, anche nella tavolozza cromatica non si baratta mai con nulla. Ecco allora i colori della terra, il marrone, il grigio, il verde, il beige. Se proprio si vuole osare si punta ai tessuti.”
La famiglia Oddone parla di solo pregio ed è un 100% cachemire e seta, 100% qualità,  100% classe. E se un diamante è per sempre anche per un uomo che lo regala a chi ama e lo indossa per amare e farsi amare. Come? Con tessuti che rubano fili d’oro e polvere di diamante tanto da arrivare a superare gli ottomila euro ad abito.
         Con quali grandi aziende si può osare tutto questo?
         “In primis i tessuti di Loropiana, con finezze Super 150 e il cachemire della collezione del  lanificio Piacenza, che da un anno, dopo avere vestito di elegante morbidezza le donne, ora punta all’uomo”.
         Un uomo di lusso ma di quale età in genere?
         “Dai 35 in su, manager agli inizi o già nel clou della loro carriera”.
         E per i più giovani cosa proporrete da Pitti Uomo?
         “Tutta la nostra collezione non ha età, ma in particolare una giacca che ha la morbidezza di un pullover. Decostruita perché è senza spalline, senza intelaiatura interna. Costo circa 2.000 euro. Ma qualunque età abbia, ogni uomo deve avere tre fasce da non tralasciare mai per la scelta del proprio guardaroba: il classico quotidiano, la cerimonia per vivere il suo lavoro al massimo e il casual.”
         Ma cosa cerca un uomo oggi dalla moda?
         “Essere classico ma moderno, muoversi a suo agio in una vita dinamica in cui bisogna essere sempre vincenti e cittadini del mondo”.
         Non a caso i vostri abiti si trovano in vari negozi di lusso nelle grandi città tra cui Londra. Cosa non deve mai “sbagliare” un uomo internazionale a parte il divieto assoluto dei calzini bianchi?
         “Non deve mai perdere il buon gusto, mai seguire mode che non gli si addicono perché fuori tempo e ruolo”.

 E le donne?
 “Non crediamo nel total look e per questo non ci spostiamo dal classico maschile. Vestiamo uomini che le donne ammirano e facciamo sì che i nostri abiti seducano ed innamorino.”
E allora si arriva ai matrimoni?
“Certo,e ormai si riscopre il tight che è già uno status a Londra, Roma, Milano”.
Ma dalla Sardegna che altro si porterà a Pitti Uomo, a parte i vostri gusti di alta classe? Qualche tessuto, come il velluto?
“Assolutamente no perché purtroppo la nostra Isola non fa ricerca sartoriale. Il mondo oggi ricerca tessuti caldi ma fini. Ecco allora cotone tagliato con il cachemire e l’angora. Parlare anche solo da Pitti Uomo di velluto della tradizione sarda con i suoi 400 grammi di peso, in confronto al velluto moderno di appena 280 non ha più ragion d’essere, perché i compratori  pretendono di più. Ne sono un esempio i mercati russi ed orientali accomunati dalla voglia di occidentalizzarsi, certi della valenza della tradizione italiana. Ma di quella Italia che punta al moderno con la classicità di una tradizione di eleganza che non tramonterà mai.”
Beatrice Saddi